Una star di reality TV, che era dipendente di EE, ha perso la causa di licenziamento ingiusto contro il suo ex datore di lavoro.
Luke Worley, supervisore di un negozio a Basildon per l’azienda di telecomunicazioni, non si è presentato al lavoro tra il 13 e il 26 settembre 2021.
È stato una star del reality show Married at First Sight e gli è stato chiesto di apparire al fianco di Davina in un altro show in Spagna, “The Language of Love”.
La corte ha sentito che è volato in Spagna per girare un reality, nonostante il suo manager non fosse d’accordo con il suo permesso.
I dipendenti dei negozi sono stati scoraggiati dal prendere ferie durante il lancio dei nuovi iPhone, perché i negozi sarebbero stati più affollati. Il lancio di questa settimana ha coinciso con quello dell’iPhone 13.
Il suo manager gli ha concesso un permesso dal 27 settembre al 3 ottobre, ma la sua richiesta per la settimana di lancio dell’iPhone, pochi giorni prima, è stata respinta.
Il tribunale ha sentito che Worley aveva detto al suo manager che era pronto ad “affrontare qualsiasi conseguenza al suo ritorno al lavoro”, ma che avrebbe comunque girato lo show.
Il suo manager lo ha chiamato, ma lui non ha risposto. È stato quindi invitato a partecipare a una riunione disciplinare che si sarebbe tenuta al suo ritorno.
Ha affermato di essere “ignaro” della gravità del problema, nonostante le numerose comunicazioni dei capi di EE.
All’inizio di ottobre è stato licenziato per cattiva condotta, a causa della sua assenza non autorizzata. Ha fatto ricorso, ma è stato respinto. Nel dicembre 2021 ha avviato una conciliazione anticipata con Acas.
Worley ha anche presentato una richiesta di risarcimento per discriminazione per disabilità, sostenendo che la sua dislessia – che non aveva precedentemente rivelato a EE – gli aveva fatto interpretare in modo diverso la politica di EE in materia di assenze non autorizzate.
La decisione del tribunale ha concluso che “non ha prodotto alcuna documentazione medica, educativa o lavorativa che suggerisse che potesse essere dislessico”.
Abbiamo accettato la testimonianza dell’attore secondo cui un incendio aveva distrutto le cartelle cliniche personali che avrebbero potuto aiutare il suo caso.
Il tribunale ha respinto la richiesta di risarcimento per discriminazione da disabilità in quanto il giudice ha ritenuto che Worley non rientrasse nella definizione di persona disabile prevista dall’Equality Act 2010.
Il tribunale ha anche respinto la sua richiesta di licenziamento ingiusto, ritenendo che EE avesse preso una decisione ragionevole nel licenziarlo e che le sue procedure e indagini fossero corrette.