Due terzi delle donne vorrebbero diventare mentori, ma sono frenate dalla sindrome dell’impostore.

La Giornata nazionale del mentore si avvicina e i dati hanno rivelato che quasi un quarto (25%) delle donne non ha la fiducia necessaria per essere un mentore. La giornata celebra il mentoring e si celebra ogni anno il 27 ottobre. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del mentoring in diverse comunità e settori.

Secondo uno studio di PushFar, una piattaforma di mentoring leader a livello mondiale che si concentra sulle donne, il 40% di esse non prenderebbe in considerazione l’idea di diventare mentore e quasi un terzo ha dichiarato di non avere la fiducia necessaria per farlo.

La ricerca di PushFar ha rilevato che, alla domanda su cosa li trattenga dal diventare mentori, il 22% delle donne ritiene di non essere abbastanza bravo. Rispetto al 13% degli uomini che la pensano allo stesso modo. Una donna su cinque non sa che consigli dare, contro il 12% degli uomini.

La sindrome dell’impostore, definita dal National Institutes of Health come “dubbio sull’intelligenza, sulle capacità o sui risultati”, è citata come ragione per cui il 66% delle donne non è in grado di diventare mentore.

Ed Johnson, CEO e co-fondatore di PushFar, vuole che tutti abbiano accesso al mentoring e che imparino a mettere a disposizione le loro preziose competenze. Ed Johnson commenta: “I risultati della nostra ricerca evidenziano esattamente il motivo per cui PushFar è stata creata. Non dovrebbe essere difficile ricevere e dare mentoring.

Come persona che non ha finito la scuola, non ha frequentato l’università ed è andata subito a lavorare all’età di 17 anni, avrei potuto trarre grande beneficio da un mentore. Era quasi impossibile trovare un mentore, così ho deciso di creare una piattaforma che rendesse il mentoring accessibile a tutti. Possiamo cambiare la narrazione rendendo aperto e accessibile il processo per diventare un mentore o per trovarne uno.

“In questa Giornata nazionale del mentoring, voglio sottolineare i benefici del mentoring sia per i mentori che per i mentee. La tradizionale dinamica del mentoring, in cui gli anziani fanno da mentori ai giovani, è cambiata. Il reverse coaching multigenerazionale ha dimostrato di essere uno strumento potente che apre ulteriormente la strada.

Se avete pensato di diventare mentori, ma qualcosa vi ha trattenuto dal farlo, non vi consiglierò mai abbastanza di provare. Potrebbe essere la decisione che cambia la vostra vita, sia sul lavoro che fuori

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