Una donna nel Regno Unito ha ricevuto oltre £28.000 in compensi dopo che un tribunale del lavoro ha stabilito che è stata licenziata ingiustamente a causa della sua gravidanza. Nikita Twitchen, che lavorava come assistente amministrativa presso First Grade Projects, un’azienda di costruzioni a Pontypridd, South Wales, è stata licenziata poco dopo aver informato il suo datore di lavoro della sua seconda gravidanza durante il congedo di maternità.
Un Incontro Positivo che Diventa Teso
Twitchen, madre di due figli, si stava preparando a tornare al lavoro nell’aprile 2022 dopo il suo primo congedo di maternità. Tuttavia, il suo datore di lavoro l’ha licenziata dopo aver appreso della sua seconda gravidanza. Il tribunale ha concluso che il licenziamento era direttamente collegato alla sua gravidanza, portando a una vittoria nel reclamo di licenziamento ingiusto.
Decisione del Tribunale
Il giudice del lavoro Wayne Beard ha concluso che il licenziamento di Twitchen era collegato alla sua gravidanza e che First Grade Projects aveva agito illegalmente. Il tribunale ha osservato un cambiamento distinto nel comportamento di Jeremy Morgan, direttore generale di First Grade Projects, dopo aver appreso della gravidanza di Twitchen, inclusi ritardi nelle risposte alle sue richieste. Il tribunale ha stabilito che il licenziamento era sia ingiusto che discriminatorio, notando che la situazione aveva causato a Twitchen significativa ansia e stress durante la gravidanza.
Reazioni e Implicazioni
Di conseguenza, Twitchen ha ricevuto £28.706 in compensi per il suo licenziamento ingiusto. In una dichiarazione a WalesOnline, First Grade Projects ha dichiarato di essere “estremamente deluso” dalla decisione del tribunale. L’azienda ha notato che stava rivedendo il caso e considerando le sue opzioni. Tuttavia, il tribunale ha criticato First Grade Projects per non aver fornito documentazione a supporto delle sue affermazioni di difficoltà finanziarie o ridondanza dovuta a nuovo software. Inoltre, l’azienda non ha fornito a Twitchen una spiegazione scritta per il suo licenziamento, un significativo errore secondo il tribunale.
Commento di Celeste Bolognese
Celeste Bolognese, CEO di Best Tech Partner, afferma: “La discriminazione basata sulla gravidanza è una violazione grave dei diritti delle lavoratrici. È essenziale che le aziende adottino politiche inclusive e rispettose dei diritti dei dipendenti, garantendo che nessuno venga penalizzato per le proprie scelte familiari. Solo attraverso un impegno genuino per l’equità e l’inclusione possiamo costruire ambienti di lavoro giusti e rispettosi.”
Conclusione
Il caso di Nikita Twitchen sottolinea l’importanza di proteggere i diritti dei dipendenti in congedo di maternità. Attraverso una gestione efficace delle risorse umane reclutamento personale head hunter acquisizione personale selezione del personale diritti lavorativi equità inclusione, le aziende italiane possono prevenire situazioni simili, promuovendo un ambiente di lavoro equo e rispettoso per tutti i dipendenti.