Paura e colpevolizzazione: il 40% dei responsabili IT “ha troppa paura di riconoscere gli errori”.

Secondo una nuova ricerca, la cultura della paura e della colpa sta influenzando gli ambienti di lavoro IT: il 40% dei leader IT ammette di avere troppa paura di riconoscere gli errori.

Lo studio, condotto da Adaptavist, fornitore di servizi di trasformazione digitale, ha intervistato 400 responsabili IT nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Germania. Il 44% dei responsabili IT ritiene che la mancanza di sicurezza psicologica ostacoli l’innovazione all’interno delle loro organizzazioni. Inoltre, il 42% ha dichiarato che la paura di ammettere gli errori compromette la sicurezza informatica dell’azienda.

Anche i carichi di lavoro e la pressione per rispettare le scadenze contribuiscono agli errori. L’indagine ha rilevato che il 44% dei responsabili IT afferma che la propria organizzazione privilegia la velocità rispetto alla qualità nello sviluppo del software, mentre il 39% teme che un carico di lavoro eccessivo possa causare un incidente grave.

I responsabili IT del Regno Unito segnalano maggiori preoccupazioni

I risultati indicano che i responsabili IT del Regno Unito vivono queste sfide in modo più acuto rispetto alle loro controparti negli Stati Uniti e in Germania. Nel Regno Unito, il 54% dei responsabili IT ha dichiarato che la mancanza di sicurezza psicologica soffoca l’innovazione, rispetto al 42% negli Stati Uniti e al 37% in Germania. Allo stesso modo, il 47% degli intervistati nel Regno Unito ha dichiarato di temere di riconoscere gli errori, rispetto al 39% negli Stati Uniti e al 36% in Germania.

Lo studio ha anche rivelato differenze di genere nelle esperienze di leadership. I leader IT di sesso maschile hanno riportato tassi più elevati di paura nell’ammettere gli errori (45%) rispetto ai leader di sesso femminile (29%).

Jon Mort, CTO di Adaptavist, ha dichiarato: “La cultura del settore tecnologico, caratterizzata da carichi di lavoro eccessivi, paura e colpevolizzazione, si è sviluppata negli ultimi decenni a causa della natura ad alto rischio dell’IT. Questa è ed è sempre stata una mentalità estremamente dannosa che mette a rischio la sicurezza, l’innovazione e il benessere sul posto di lavoro”.

Il ruolo del candore radicale nel migliorare la cultura tecnologica

Per affrontare queste sfide, Mort sostiene l’adozione di un “candore radicale”, una struttura di comunicazione che incoraggia un feedback chiaro e costruttivo senza favorire il biasimo.

“L’adozione di un approccio di ‘candore radicale’ è fondamentale per creare un ciclo di feedback efficace che dia priorità all’efficienza e all’apprendimento, senza mai indurre al ‘biasimo’”, ha dichiarato Mort.

Solo il 41% dei responsabili IT afferma che la propria organizzazione attualmente supporta un approccio al feedback improntato al candore radicale. Il 55% riconosce che tale sistema non è ancora pienamente operativo. Inoltre, un leader IT su quattro ha dichiarato che la propria organizzazione privilegia ancora una cultura della colpa rispetto all’apprendimento.

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