Il Segretario alla Sanità Wes Streeting ha confermato al Parlamento che l’NHS England non esisterà più come organizzazione separata dal Dipartimento della Sanità e dell’Assistenza Sociale.
Streeting ha informato i parlamentari che attualmente ci sono 15.300 dipendenti presso l’NHS England e 3.300 presso il Department of Health and Social Care.
Streeting ha dichiarato che i suoi team stanno cercando di ridurre l’organico complessivo del “50%”, con un risparmio di “centinaia di milioni di sterline”.
Streeting ha dichiarato: “Oggi aboliamo il più grande quango del mondo intero”.
L’annuncio rappresenta il passo più importante dell’ambiziosa riforma del NHS voluta dai ministri e un’inversione di tendenza rispetto a molte riforme introdotte dai conservatori nel 2010.
Andrew Lansley, allora Segretario alla Sanità, ha istituito l’NHS England nel 2011 per gestire il servizio sanitario. Lansley ha supervisionato lo smantellamento dei trust di assistenza primaria e la loro sostituzione con i Clinical Commissioning Group guidati dai medici di base per organizzare i servizi a livello locale.
Streeting ha dichiarato che diversi conservatori gli hanno detto privatamente di essersi pentiti della riorganizzazione del 2012. Ha aggiunto che “nessuno di loro ha agito”.
Keir Starmer, primo ministro inglese, ha dichiarato oggi in un discorso su una serie di argomenti che l’NHS England sarà abolito. Questo per “ridurre la burocrazia” e riportare la gestione dei servizi sanitari “sotto il controllo democratico”.
Ha affermato che questo permetterà al governo di migliorare il NHS e di ridurre le liste d’attesa prima delle prossime elezioni.
Penny Dash, presidente entrante di NHS England, ha dichiarato oggi di essere “impegnata” a lavorare con i colleghi di NHS England per assicurarsi che l’organizzazione inizi il 2025-2026 “nella migliore posizione possibile per sostenere un NHS più ampio”.
Ha dichiarato che guiderà gli sforzi “per ridurre la duplicazione delle funzioni e riunire NHSE e DHSC”.
Jeremy Hunt, l’ex segretario alla Sanità e cancelliere dei conservatori, ha elogiato l'”audacia del piano” in Parlamento. Tuttavia, ha avvertito che il piano sarebbe stato un fallimento se si fosse limitato a sostituire la centralizzazione burocratica con quella politica.
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