Secondo una ricerca condotta dal Cifas, il principale servizio di prevenzione delle frodi del Regno Unito, negli ultimi 12 mesi quasi un quinto dei cittadini britannici (18%) ha mentito nei propri CV o nelle domande di lavoro.
L’ultima indagine sui comportamenti fraudolenti rivela che falsificare le credenziali del CV e fornire informazioni false su una domanda di lavoro è il secondo tipo di frode “più comune” commesso da una prima parte (quando si presentano consapevolmente informazioni false o si travisa la propria identità per ottenere un guadagno finanziario o altro materiale). Inoltre, un intervistato su sette (14%) ha ritenuto “ragionevole” dichiarare di aver conseguito un 2:1 per ottenere un lavoro quando in realtà non ha superato l’ultimo anno di università.
Oggi, 3 febbraio, è il “National Sickie Day”. È il momento in cui i dipendenti del Regno Unito sono più propensi ad assentarsi dal lavoro per malattia. La ricerca Cifas sui comportamenti fraudolenti dimostra che le persone sono disposte a mentire, anche se hanno ragioni legittime.
Alla domanda su cosa avrebbero fatto se avessero scoperto che un collega aveva mentito sulle proprie qualifiche, le risposte degli intervistati sono state contrastanti. Un terzo (33%) degli intervistati ha dichiarato che avrebbe segnalato il fatto in forma anonima alle Risorse umane, mentre il 36% non avrebbe sollevato il problema. Il restante 31% non era sicuro”.
Rachael Tiffen, Direttore dell’Apprendimento e del Settore Pubblico, ha affermato che la frode di prima parte non è un reato minore. Essa erode la fiducia di coloro che sono coinvolti e può avere gravi conseguenze, come denunce penali e possibili danni alle prospettive di carriera.
Se qualcuno mente sul proprio CV per ottenere un lavoro, non si farà notare. Al contrario, potrebbe essere visto come una minaccia “interna”, ovvero come una persona disonesta che potrebbe ingannare gli altri sul posto di lavoro.
I dipendenti disonesti non mettono a rischio solo i loro datori di lavoro, ma anche i clienti, i colleghi e le altre parti interessate. Le organizzazioni dovrebbero condurre controlli approfonditi durante tutto il ciclo di vita del dipendente per identificare e ridurre i rischi di frode”.
La prima volta che HR News ha pubblicato il post Una persona su cinque ha mentito per ottenere un lavoro.