Una nuova ricerca mostra che i lavoratori del Regno Unito continuano a resistere ai mandati di rientro in ufficio.
L’indagine è stata commissionata dalla società di marketing iGaming ClickOut Media. Ha intervistato 2.000 lavoratori del Regno Unito e ha rilevato che più del 30% rifiuterebbe un lavoro se dovesse trascorrere più di tre giorni d’ufficio a settimana.
I risultati coincidono con una spinta diffusa da parte dei datori di lavoro a riportare i lavoratori in ufficio. Aziende come JPMorgan Chase hanno messo fine agli accordi di lavoro ibridi e richiedono ai dipendenti di tornare a lavorare in ufficio a tempo pieno. All’inizio dell’anno Lord Rose di Asda e Marks & Spencer ha criticato il lavoro a distanza, sostenendo che fa parte del “declino generale” della Gran Bretagna.
Molti dipendenti sono ancora riluttanti a tornare in ufficio a tempo pieno. TopCV, un servizio di redazione di CV, ha condotto un recente sondaggio e ha scoperto che 1 dipendente su 6 si licenzierebbe se fosse costretto a lavorare a tempo pieno.
ClickOut Media ha intervistato un terzo degli intervistati che si sono detti preoccupati del fatto che il loro datore di lavoro aumenti il numero di giorni lavorativi obbligatori. Oltre il 30% degli intervistati preferisce lavorare da casa per quattro o cinque giorni alla settimana. I motivi principali sono stati la riduzione dei tempi e dei costi di spostamento, la diminuzione delle interruzioni sul posto di lavoro e la maggiore flessibilità nella gestione delle attività personali.
Conservazione dei talenti, lavoro da remoto e obblighi di rientro in ufficio
Secondo alcuni studi, i dipendenti che possono lavorare da remoto hanno livelli più elevati di soddisfazione lavorativa, salute mentale e produttività. Alcuni datori di lavoro sono ancora preoccupati per il lavoro a distanza, anche per quanto riguarda la collaborazione, la cultura aziendale e la gestione delle prestazioni.
Molti dipendenti non sono disposti a rinunciare a un modello di lavoro ibrido o a distanza. Le aziende che insistono sul ritorno in ufficio (RTO), tuttavia, potrebbero perdere i loro migliori talenti. ClickOut Media adotta un modello di lavoro completamente a distanza, che si è rivelato vantaggioso per attrarre e trattenere i talenti.
Neil Roarty è l’analista capo di ClickOut Media. Ha dichiarato che il lavoro remoto e flessibile è diventato una necessità, non un vantaggio.
Le aziende che si aggrappano a politiche d’ufficio obsolete e rigide non solo rischiano di perdere talenti, ma fraintendono anche la forza lavoro moderna. “In ClickOut Media abbiamo sempre creduto che il nostro team dovesse essere in grado di lavorare ovunque. Questi risultati rafforzano questo impegno”.
Le aziende devono bilanciare i vantaggi della flessibilità con i requisiti operativi, mentre continua il dibattito sul lavoro in ufficio e a distanza. Alcune organizzazioni ritengono che la presenza in ufficio sia fondamentale per la collaborazione e la produttività, ma molti dipendenti si aspettano che le opzioni ibride o completamente remote siano standard. Inoltre, ritengono che le aziende che non si adeguano faranno fatica a trattenere e attrarre i migliori talenti.