Secondo l’ultimo rapporto JobsOutlook della Recruitment and Employment Confederation, l’impatto del bilancio di ottobre sulla fiducia dei datori di lavoro non è stato così negativo come si temeva.
L’indagine ha rilevato che la percezione della performance economica del Regno Unito da parte dei datori di lavoro è stata migliore a dicembre rispetto a novembre (con un punteggio di -12 rispetto a -39 subito dopo gli annunci di bilancio da parte del governo).
Il REC sostiene che le fosche previsioni sull’economia provenienti da diverse fonti, tra cui le organizzazioni imprenditoriali, potrebbero “sottovalutare il potenziale” del 2025. L’industria del reclutamento ha affermato che, sebbene la domanda di lavoratori sia diminuita, non è del tutto scomparsa.
I dati di dicembre mostrano che le medie imprese (tra i 50 e i 249 dipendenti) sono più ottimiste riguardo all’assunzione di personale permanente e temporaneo.
Lo studio ha rilevato che le aziende di Londra e delle Midlands sono significativamente più ottimiste sulle assunzioni temporanee e a breve termine. Le Midlands sono state la regione con l’atteggiamento più positivo nei confronti delle assunzioni a tempo indeterminato a medio termine.
Il REC ha concluso che la domanda di lavoratori interinali nel settore privato è più alta nel medio termine rispetto al settore pubblico.
Il REC ha dichiarato che gli effetti di un rallentamento durante l’estate del 2024 e il colpo alla fiducia causato dal bilancio sono “marginali” e “recuperabili”. Il REC ha affermato che la tendenza degli ultimi 18 mesi è stata più positiva.
La fiducia dei datori di lavoro nelle assunzioni e negli investimenti è scesa di tre punti (da -2 a -5), rispetto al picco di +16 a breve termine per il periodo di tre mesi che termina a giugno 2024.
Il REC ha dichiarato che la situazione è stata esacerbata dalle preoccupazioni conseguenti agli annunci di bilancio di ottobre. Il barometro è sceso a -17 a novembre, ma è risalito a +2 a dicembre.
Neil Carberry ha dichiarato: “Non c’è dubbio che il bilancio abbia creato dei venti contrari nelle aziende di tutto il Paese”. Questi dati, tuttavia, dimostrano che l’economia è più grande della politica del governo. La fiducia dei datori di lavoro è rimasta stabile in vista del 2025.
Il Growth Reset, di cui ha parlato il Cancelliere, è fondamentale per mantenere lo slancio. Nel 2025 il governo deve fornire alle imprese un sostegno per la loro crescita.
“Uno sguardo equilibrato alla relazione odierna mostra che ci sono opportunità sia per le imprese che per i candidati, ma c’è ancora molto lavoro da fare per coglierle. È fondamentale che la politica industriale affronti questioni a lungo termine come le infrastrutture, la tassazione e le competenze con un approccio più orientato al futuro”.