Secondo la Confederazione dell’Industria Britannica, gli aumenti delle tasse introdotti nel bilancio del mese scorso rendono più difficile per i datori di lavoro assumere.
Rain Newton-Smith, direttore generale della CBI, dichiarerà oggi, 25 novembre, alla conferenza annuale della CBI che i datori di lavoro saranno meno disposti a “rischiare” con una nuova assunzione a causa dell’aumento dei contributi dell’assicurazione nazionale e della soglia più bassa.
L’autrice affermerà: “Il forte calo della soglia e l’aumento dell’assicurazione nazionale ci hanno colto tutti di sorpresa”.
La legge sui diritti del lavoro potrebbe essere costosa per le imprese, soprattutto con l’aumento del salario nazionale di sussistenza e la sua espansione.
Newton-Smith avverte Rachel Reeves, cancelliere del governo inglese, che le imprese dovranno ridurre gli investimenti in formazione e sviluppo.
Vi dirà che “[le aziende] guardano con il cuore pesante alla possibilità di tagliare la formazione e gli investimenti, di ritardare i progetti di decarbonizzazione o di scaricare i costi sui clienti”.
“I profitti non significano denaro extra che le aziende possono infilare in una federa. Gli utili sono un investimento. Gli utili sono un investimento. Si colpisce la crescita. “Le imprese non dovrebbero mai più subire aumenti di tasse come questo”.
La CBI ha lanciato il suo monito oggi, dopo che un gruppo di rivenditori ha avvertito il Cancelliere che avrebbero dovuto sostenere costi aggiuntivi per 7 miliardi di dollari, con conseguente perdita di posti di lavoro, aumento dei prezzi e persino chiusura dei negozi.
Il discorso di Newton-Smith solleciterà il governo, nel suo discorso di oggi, a studiare riforme per migliorare la crescita economica. Ad esempio, chiederà una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi per l’apprendistato per finanziare una formazione più ampia.
Reeves, che interverrà oggi alla conferenza, dirà alla CBI di non avere “altra alternativa” se non quella di reperire fondi pubblici attraverso un aumento delle tasse guidato dai datori di lavoro.
“Abbiamo chiesto alle imprese e ai più ricchi di contribuire ancora di più”. So che queste scelte avranno un effetto. Ma io sosterrò queste scelte perché sono quelle giuste per il nostro Paese”. Investimenti per sistemare il servizio sanitario nazionale, ricostruire la Gran Bretagna e garantire che i lavoratori non debbano pagare tasse più alte in busta paga”.