Secondo le ultime rilevazioni di GoodHabitz, un dipendente britannico su cinque (19%), ovvero 6,31 milioni1 di persone, non ha ricevuto alcuna formazione su come utilizzare efficacemente l’IA. Questo secondo un fornitore leader di formazione online incentrata sul miglioramento delle competenze umane.
La ricerca condotta da Censuswide mette in luce questo scollamento: Mentre il 70% dei dipendenti britannici utilizza già l’IA nel proprio lavoro, più di un terzo (34%) confessa di non possedere le competenze umane e trasversali necessarie per lavorare efficacemente con questi strumenti.
Chris Chen, Chief Tech Officer di GoodHabitz, afferma: “La ricerca indica che in questo momento ci troviamo in una situazione molto difficile”. “L’IA cambierà il nostro modo di pensare e di lavorare, ma molti dei nostri dipendenti non sono pronti. Non si tratta solo di sapere come funzionano gli strumenti di IA. Dobbiamo concentrarci sulle competenze che renderanno l’accoppiamento tra IA ed esseri umani davvero impattante. Tra queste, la comunicazione efficace, la comprensione emotiva, l’analisi di problemi complessi e la perfetta integrazione nei flussi di lavoro dei team. “Se non formiamo rapidamente la nostra forza lavoro, le aziende del Regno Unito potrebbero faticare a tenere il passo con gli altri”.
Ed Monk (CEO del Learning and Performance Institute, LPI) commenta: “Questa ricerca dovrebbe essere un campanello d’allarme per le aziende del Regno Unito”. L’IA può aumentare la produttività, ma non si realizzerà senza le giuste competenze.
Monk afferma: “Dobbiamo assicurarci che tutti i dipendenti, indipendentemente dal loro ruolo, siano dotati delle competenze necessarie non solo per utilizzare gli strumenti di IA, ma anche per integrarli con abilità umane come il pensiero critico e la capacità di adattamento”. Per rimanere competitivi sul mercato globale, è importante investire sia nelle competenze incentrate sull’uomo che nell’alfabetizzazione all’IA.
La ricerca sottolinea l’importanza di un’iniziativa nazionale per l’aggiornamento professionale:
L’intelligenza artificiale è un fattore che ha aumentato la richiesta di determinate competenze nel 48% della forza lavoro. La risoluzione dei problemi (39%), il pensiero analitico (37%) e il pensiero critico (38%) sono le tre più importanti.
L’IA è una tecnologia potente che può trasformare il posto di lavoro. Il 66% degli intervistati afferma che l’IA ha permesso loro di svolgere compiti che prima non potevano fare.
I dipendenti che utilizzano l’IA risparmiano in media 37 minuti al giorno, pari a 150 ore all’anno.
Chen continua: “Abbiamo molto lavoro davanti a noi, ma questa è anche un’occasione per andare avanti”. “Le aziende del Regno Unito devono iniziare subito a formare i propri dipendenti con dimestichezza con l’IA. Le aziende che sono proattive avranno un enorme vantaggio quando l’IA diventerà onnipresente”.
GoodHabitz affronta questa sfida con la sua piattaforma potenziata dall’intelligenza artificiale che utilizza le autovalutazioni e genera raccomandazioni personalizzate per la formazione dei dipendenti in base alle loro esigenze specifiche.
Altri risultati chiave includono
Il 68% dei dipendenti ritiene di possedere alcune competenze in materia di IA, ma le lacune sono ancora notevoli.
Il 47% degli intervistati preferisce ancora utilizzare le proprie competenze piuttosto che gli strumenti di IA. Questo dimostra la necessità di una maggiore alfabetizzazione e fiducia nell’IA.
Il 62% degli intervistati afferma che l’IA ha migliorato la propria soddisfazione lavorativa.