I Manager Complacenti di Fronte all’Aumento delle Malattie Mentali tra i Dipendenti: Indagine

Aumento delle Malattie Mentali nei Luoghi di Lavoro

Un recente sondaggio ha rilevato che quasi due terzi (64%) delle aziende hanno sperimentato un aumento dell’assenzialità a causa della salute mentale dei dipendenti. Tuttavia, i manager sono in gran parte inconsapevoli e persino compiacenti riguardo a questo problema. Questo è particolarmente vero per i lavoratori più giovani.

Secondo un sondaggio condotto da Barnett Waddingham, che ha intervistato 301 leader aziendali e HR, nonostante il crescente numero di problemi di salute mentale, tre quarti credono ancora che le loro organizzazioni siano ben preparate per gestirli.

I dati raccolti sulle condizioni di salute mentale dei dipendenti, come depressione o ansia (entrambi alla stessa percentuale), erano inferiori alla metà (44%).

Barnett Waddingham ha dichiarato che, sebbene leggermente più (46%) abbiano raccolto dati sui disturbi legati allo stress, questa mancanza di dati ostacola gli sforzi per valutare accuratamente la portata del problema, identificare i dipendenti a rischio e implementare misure di supporto efficaci.

Investimenti e Formazione Limitati

Solo due quinti (41%) degli intervistati ha dichiarato che la loro organizzazione ha aumentato la spesa per il supporto mentale. Un quarto (28%) ha riportato di aver aumentato la formazione sui problemi di salute mentale.

I leader aziendali intervistati hanno detto di aver osservato i dipendenti più giovani utilizzare maggiormente i servizi di salute mentale. Il 69% degli intervistati crede che questi servizi siano ben utilizzati dal personale tra i 25 e i 34 anni.

Le preoccupazioni per la salute mentale erano più prominenti in questo gruppo più giovane, con il 51% che ha riportato un impatto significativo sui dipendenti tra i 25 e i 34 anni, rispetto a una preoccupazione in diminuzione tra i lavoratori più anziani.

Disconnessione tra Percezione e Realtà

Un terzo dei leader aziendali (38%) ha affermato di non aver riscontrato alcuna condizione cognitiva, come demenza o Alzheimer, tra i loro dipendenti. Solo il 28% e il 23% degli intervistati, rispettivamente, ha riportato di non avere esperienza con difficoltà di apprendimento, neurodiversità (come ADHD o Autismo), o entrambi.

Barnett Waddingham ha dichiarato che molti leader non sono consapevoli delle condizioni che possono influenzare la salute mentale sul lavoro. Ha avvertito che le aziende potrebbero perdere opportunità di affrontare i problemi di salute mentale non tracciandoli. Questo può portare a un aumento dell’assenzialità e a una diminuzione della produttività.

Iniziative e Strategie Positive

Positivamente, la maggioranza delle aziende ha riconosciuto che questo è un problema serio. Due quinti (40%) hanno citato i programmi di salute mentale come una priorità strategica. Il 38% prevede di implementare programmi di supporto mentale.

Alcune altre stanno adottando un ritorno graduale al lavoro (34%) o offrendo maggiore flessibilità nelle disposizioni lavorative (31%).

Julia Turney, partner presso Barnett Waddingham e responsabile della piattaforma e dei benefici, ha affermato che c’è una chiara disconnessione tra le percezioni e la realtà dei datori di lavoro riguardo ai loro sistemi di supporto per la salute mentale.

Leader aziendali hanno una credenza ingenua di supportare il loro staff con i sistemi e le procedure giuste, ma in realtà stanno lavorando alla cieca. Non hanno accesso ai dati o alle metriche di cui hanno bisogno per cambiare.”

Turney ha aggiunto che implementando una raccolta dati robusta e un’analisi su assenza per malattia, causa e impatto sui benefici, le organizzazioni possono comprendere meglio il benessere dei dipendenti e migliorarlo a lungo termine.

Conclusione

Questi dati evidenziano l’urgenza di affrontare la salute mentale nei luoghi di lavoro. Le aziende italiane devono implementare strategie efficaci per supportare i loro dipendenti, migliorare il benessere mentale e creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo. Investire in programmi di supporto, aumentare la consapevolezza e ridurre lo stigma associato alle malattie mentali sono passi fondamentali per migliorare la salute mentale dei lavoratori e, di conseguenza, la produttività e il successo dell’organizzazione.

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