Recentemente, Amazon Italia ha annunciato un aumento salariale per i dipendenti delle sue sedi operative nel paese. L’azienda ha comunicato che l’aumento riguarda il personale di magazzino e logistica, con l’obiettivo di migliorare le condizioni economiche dei lavoratori. Tuttavia, i sindacati hanno definito questa mossa come “troppo poco, troppo tardi”, sostenendo che l’aumento non è sufficiente a compensare le difficili condizioni di lavoro.
Reazioni dei sindacati italiani
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL hanno espresso insoddisfazione per l’entità dell’aumento salariale, sottolineando che non affronta adeguatamente le preoccupazioni dei lavoratori riguardo a salari equi, carichi di lavoro eccessivi e condizioni di lavoro stressanti.
Marco Bentivogli, rappresentante sindacale, ha dichiarato: “Questo aumento è una risposta insufficiente alle legittime richieste dei lavoratori. Amazon deve impegnarsi in un dialogo serio con i sindacati per migliorare realmente le condizioni nei suoi centri logistici.”
Scioperi e proteste
Negli ultimi mesi, i dipendenti di Amazon in Italia hanno organizzato diversi scioperi e proteste. Nel marzo 2021, i lavoratori hanno indetto il primo sciopero nazionale contro Amazon, coinvolgendo migliaia di dipendenti in tutto il paese. Le proteste erano focalizzate sulla richiesta di migliori condizioni di lavoro, rispetto degli orari e un dialogo più aperto con l’azienda.
La posizione di Amazon
Amazon Italia ha risposto affermando di offrire salari competitivi nel settore della logistica e benefici aggiuntivi ai propri dipendenti. L’azienda sostiene di essere impegnata nel miglioramento continuo delle condizioni di lavoro e di essere aperta al dialogo con i rappresentanti dei lavoratori.
Un portavoce di Amazon ha dichiarato: “Apprezziamo enormemente i nostri dipendenti e ci impegniamo a offrire un ambiente di lavoro sicuro e positivo. Continueremo a investire nella nostra forza lavoro e a collaborare per trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti.”
Richieste future
I sindacati hanno ribadito la necessità di negoziati più approfonditi con Amazon, chiedendo aumenti salariali più significativi, una migliore organizzazione dei turni e maggiore attenzione al benessere dei lavoratori.
Anna Rossetti, rappresentante della UIL, ha aggiunto: “Non ci fermeremo finché non vedremo cambiamenti concreti. I lavoratori di Amazon meritano rispetto e condizioni di lavoro dignitose.”